
Recupero del vanadio dal carbone di pietra con la soluzione per PMI di Sunresin
La Cina è un paese ricco di vanadio con una grande quantità di riserve di vanadio provenienti dal carbone di pietra. Pertanto il recupero del vanadio dal carbone di pietra è un'applicazione piuttosto promettente.
Attualmente esistono due metodi principali per l'estrazione del vanadio dal carbone di pietra, il metodo di estrazione con solvente e il metodo di scambio ionico. Lo scambio ionico è un nuovo processo di estrazione del vanadio emerso negli ultimi anni. Rispetto all'estrazione con solvente, il processo di scambio ionico presenta un grado più elevato di automazione ed efficienza di adsorbimento ed è più rispettoso dell'ambiente. Durante il processo di adsorbimento non si verificherà alcun inquinamento secondario dovuto all'estraente e non sarà necessario personale, con conseguente riduzione dei costi di manodopera e degli errori manuali. Il tasso di adsorbimento del vanadio mediante il metodo di scambio ionico può raggiungere oltre il 99%, mentre è generalmente inferiore al 95% utilizzando il metodo tradizionale di estrazione con solvente.
Sunresin ha sviluppato una varietà di resine, grazie ad anni di ricerca tecnica, per il recupero del vanadio, con vari tipi di liquidi contenenti vanadio sottoposti a diversi processi di arricchimento e lisciviazione.
Adesso mi trovo sul luogo di un progetto di estrazione del vanadio dal carbone di pietra con una produzione annua di 1.500 tonnellate. La sua sezione di estrazione adotta il sistema SMB (Simulated Moving Bed) proprietario di Sunresin. Questo sistema integra adsorbimento, lavaggio con acqua, desorbimento, rigenerazione e altri processi. Rispetto al tradizionale sistema a letto fisso, il sistema SMB di Sunresin consente di risparmiare significativamente sul consumo di resina e richiede meno spazio sul pavimento. Porta inoltre a un livello più elevato di intelligenza, a un minore consumo di energia e a una maggiore concentrazione della soluzione di desorbimento, riducendo il CAPEX e l’OPEX di circa il 50%. Attraverso l'implementazione del sistema automatico, il complesso processo di adsorbimento-rigenerazione può essere completato all'interno del sistema con un intervento manuale ridotto e quindi con meno rischi ed errori, rendendo così la produzione più stabile.
Sunresin, alla guida dell'innovazione!